
Nel 1986 i terminali di cassa della Cassa di Risparmio di Rimini non erano in circolarità e non tutte le transazioni erano possibili a terminale. Per alcune di queste la movimentazione dei conti avveniva registrando le operazioni contabili cartacee che venivano poi digitalizzate da operatori, chiamati perforatori perché questa attività è nata con la perforazione delle schede cartacee, che manualmente copiavano i dati su tracce magnetiche su floppy disk.
Il computer utilizzato per questa operazione aveva la forma di tavolo dove nel mezzo del piano di lavoro era posizionata la tastiera, le due cassettiere laterali erano i contenitori della CPU, dell’alimentatore e delle altre parti hardware. Sul piano di lavoro c’erano, oltre alla tastiera, la fessura in cui infilare il floppy disc e un piccolo, ma proprio piccolo, monitor capace di visualizzare solo due righe, che aveva lo scopo di controllare gli ultimi caratteri inseriti.
Tramite i floppy disks i dati così scritti venivano poi dati in input al mainframe che si occupava dell’elaborazione batch.
Tutto il sistema occupava un’area di circa 100 metri quadri.
https://en.wikipedia.org/wiki/IBM_System/3
Copying of paper forms on magnetic tracks on floppy disk
0002Data load for batch computing
1986