Adozione della nuova tecnologia in sostituzione di quella obsoleta non più in grado di supportare la crescita della banca.
1994, 1996
Categoria
Metodologie / Tecnologie
Ruolo
Questo progetto ha rappresentato un vero punto di svolta nella storia dell’evoluzione delle tecnologie IT della banca e nella crescita professionale dei suoi addetti.
I sistemi Philips della serie P4000 erano tecnologie proprietarie conosciute solo da pochi esperti. Non era disponibile una documentazione tecnica e l’unica possibilità di interazione era tramite lo sviluppo di programmi COBOL.
Al contrario il sistema Digital DEC5900 utilizzava tecnologie aperte come il sistema operativo Digital Ultrix, basato su Unix BSD 4.2, e il protocollo di rete TCP/IP. A corredo del sistema la Digital ha fornito un notevole numero di manuali con i quali riempimmo 2 armadi; una vera e propria enciclopedia delle tecnologie informatiche conosciute al tempo. Le possibilità di interazione con il sistema erano notevoli. Oltre al compilatore COBOL il sistema metteva a disposizione molti linguaggi di programmazione tra cui il compilatore C e diversi linguaggi di scripting. Come tutti i sistemi Unix, gli stessi comandi di sistema operativo rappresentavano un vero e proprio linguaggio di programmazione che permetteva l’automazione di molte delle attività sistemistiche.
I terminali furono tutti sostituiti da PC ed l’intera architettura perdeva la caratteristica di un unico monolite e fu possibile spostare parte dell’elaborazione sui client. Non a caso uno dei libri che faceva parte della documentazione, l’unico con un colore fucsia acceso che lo distingueva dagli altri, si intitolava “Understanding DCE” (DCE: Distributed Computing Environment).
Viene da sorridere al pensiero che BSD 4.2 e Ultrix erano stati sviluppati quasi 10 anni prima. Oggi, nel 2008, con la velocità con cui si muovono le tecnologie informatiche, scoprire e trovare innovative architetture vecchie di 10 anni può sembrare strano, ma a quel tempo la messa in produzione di un sistema di quel tipo fu una vera rivoluzione. Anche in confronto con molte banche più strutturate della nostra le possibilità offerte e le soluzioni sviluppate sul nostro sistema potevano definirsi all’avanguardia.
Nel mentre che noi prendevamo confidenza con il sistema DEC5900, i laboratori della Digital stavano sviluppando 2 tecnologie che avrebbero rappresentato un altro passaggio generazionale, non solo per la nostra banca ma per l’intero mondo dell’informatica. Parliamo dei sistemi basati sui microprocessori DEC Alpha AXP e del sistema operativo a 64 bit DEC OSF/1 AXP chiamato poi Digital Unix (e oggi True64 Unix).
Digital si vantava del fatto che la loro tecnologia era 10 anni avanti al resto della concorrenza mondiale e oggi, 10 anni dopo possiamo dire che quelle affermazioni erano vere. Purtroppo per loro, Digital fu acquistata da Compaq che fu acquistata a sua volta da HP; il brevetto dei microprocessori Alpha fu venduto alla Intel che di fatto lo fece morire a favore dei suoi prodotti.
Il nuovo sistema, oltre ad avere una flessibilità mai vista e neanche immaginata, aveva anche una potenza di calcolo straordinaria per quel tempo, e forse anche per oggi. Basti pensare che un server con un unico processore DEC Alpha 2100 e 384 MB di RAM era in grado di gestire 100 utenti che utilizzavano il programma gestionale bancario, mentre gli operatori dei servizi CED e Incassi e pagamenti lanciavano pesanti elaborazioni batch, senza che nessuno percepisse il carico della macchina, sembrava di lavorare da soli.
Su internet è possibile trovare diverse comparazioni tra le performance di questi sistemi Alpha e gli altri disponibili sul mercato in quel momento. Per fare un esempio di come anche noi fummo stupiti dalle prestazioni citiamo il caso di un programma che aveva il compito di convertire i file di spool in un formato accettato dal nostro centro stampa. La versione precedente del programma, scritto in COBOL ed eseguito sul sistema DEC5900 necessitava di circa 10 ore di elaborazione, per cui provai a riscriverlo utilizzando il compilatore C a 64 bit nativo sul sistema Digital Unix. Dopo aver scritto e testato il nuovo programma su alcuni piccolissimi spool di test, lanciai il programma dando in input i files effettivi, pronto ad attendere qualche ora per il termine dell’esecuzione; circa 3 minuti dopo, sulla console da cui il programma era stato lanciato, riapparse il cursore. Pensai subito che il programma fosse andato in errore ma dopo una breve verifica per cercare di capire in quale punto si fosse interrotto mi accorsi con grande sorpresa che l’elaborazione era stata completata correttamente in pochissimo tempo.
Grazie a questo sistema fu possibile realizzare soluzioni fino a quel tempo impensabili, basti pensare alla possibilità di utilizzare i programmi COBOL tramite un browser http, utilizzando la tecnologia CGI.
Così successe che in poco tempo i sistemi informatici della BCC di Ospedaletto passarono dall’essere 10 anni indietro ad essere 10 anni avanti.